La StraMoncucco è da qualche anno la tapasciata di chiusura dell'anno podistico di Quelli della Via Baracca. E' strano come per altre destinazioni vengano spesso poste delle pregiudiziali mentre qui ci si va in tanti nonostante.
Nonostante la distanza che obbliga ad alzarsi presto, nonostante il freddo che qui non manca mai, nonostante la vicinanza con le libagioni natalizie non ancora smaltite.
Moncucco è una frazione di Vernate sita tra Binasco e Casorate Primo, zona agricola al di fuori della viabilità ordinaria che ogni ultima domenica dell'anno viene invasa da migliaia di podisti (stavolta 1300) per questa marcia organizzata da Atletica Certosa con due percorsi di 6 e 12 km
La nostra spedizione è composta da 27 elementi ben attrezzati a fronteggiare la tradizionale temperatura col segno meno. A sorpresa è presente anche Camilla che solitamente in questa stagione è già in letargo da tempo.
La palestra che il comune di Vernate mette a disposizione come ritrovo è manna: ci si può cambiare al caldo e si possono lasciare le borse sulle gradinate così anche asciugamani e maglie di cambio rimangono in temperatura.
Esaurita la consegna cartellini si può partire, anzi no: prima c'è da fare la classica foto di gruppo davanti alla Chiesa.
Mancano Danilo e Giuseppe ma al centro risalta la presenza dell'uomo misterioso che cela il suo celebre sorriso dietro un fazzoletto. Okay, adesso si può andare ma con molta cautela perchè la strada è ghiacciata, il sole è ancora basso all'orizzonte e i suoi raggi non ancora caldi.
Un saluto ad Arturo che inaspettatamente è arrivato fin qui, lontano dalle zone dove siamo abituati a incontrarlo. Lui ricambia il saluto con un click!
Si scivola, ho le scarpe nuove, la compagnia è allegra ... metto via i propositi di fare un allenamento pre-Campaccio e mi adeguo al passo del gruppo.
Il percorso è completamente asfaltato, buona notizia per le scarpe nuove che oltretutto sono prevalentemente bianche, intorno a noi campagne innevate e l'arco alpino col Monte Rosa che fa sfoggio della sua imponenza.
Affrontiamo due cavalcavia sull'autostrada Milano-Genova, il traffico è scarso "in entrambi i sensi di marcia" contrariamente a quanto riscontriamo sul nostro percorso da 12k.
Mi fermo a fare una foto al paesaggio e perdo contatto col gruppo, l'operazione è più laboriosa del previsto date le mani fredde e lo smartphone che scivola peggio di una saponetta.
Il sole ha liquefatto lo strato di ghiaccio così posso lanciarmi all'inseguimento degli amici correndo un paio di km a ritmo gara, poi rientrato in paese non è più possibile: nelle zone d'ombra torna il pericolo "scarligata", l'ambulanza di servizio credo abbia lavorato ben più del solito.
Gradevole il ritorno al tepore della palestra dove per noi c'è un ristoro supplementare: è il compleanno di Andrea che offre torta di mele e spumante. Auguri!
Messo l'ultimo timbro sul libretto FIASP e ritirato il riconoscimento (due bottiglie di vino e yogurt) manca solo il premio di gruppo: siamo undicesimi e Mauro ritira un bel frullatore multiuso per la prossima lotteria sociale.
Il termometro segna + ma andando al parcheggio non riesco a evitare la caduta su una lastra di ghiaccio: nessuna conseguenza, salve anche le bottiglie che avevo in mano.
Per fortuna caduta senza conseguenze, anzi ben augurale perché come usano dire i tedeschi:
Guten Rutsch ins neue Jahr! ovvero Buona scivolata nel nuovo anno!
più letterale di così ...
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