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PREMESSA

Correre per ...

Dopo tanti anni di podismo mi sono reso conto che i motivi per cui lo si fa sono infiniti.

Si corre per stare in forma, per una buona causa, per vincere, per stare in compagnia, per stare sotto un determinato tempo, per ammirare il paesaggio, per perdere peso, per fare una maratona, per scaricare tensioni, per fare le ripetute, per una staffetta a squadre, per parlare con un amico, per arrivare davanti a ...

Il movimento è sempre quello, un passo dopo l'altro, tutto il resto è diverso ogni volta. Per questo mi è venuta l'idea di creare questo blog, per raccontare in libertà il variegato mondo podistico che vivo abitualmente fatto di località, percorsi, persone e obbiettivi.
Evitando di prendersi troppo sul serio

Michele Romanini



giovedì 8 gennaio 2015

... 58° Cross del Campaccio - S. Giorgio su Legnano 06.01.2015

  Decido di partecipare al Campaccio per la sesta volta consecutiva, di campestri riesco a farne pochissime ma a questa che è prestigiosa non voglio mancare.
 Dopo aver corso bene il BB Cross di Boffalora mi ero ripromesso un minimo di preparazione specifica per affrontare al meglio questa gara, purtroppo il programma è saltato per via di un dannato virus di stagione.
Corsetta di Capodanno, Km Obliquo e sette km di StraDesio costituiscono la tabella settimanale con cui mi presento martedì mattina a S.Giorgio insieme a Giamma, anche lui un aficionado, e a Michela che dopo il brillante esordio a Boffalora si è lasciata persuadere a correre al top.
 Anche la giornata è top, il vento di lunedì pomeriggio ha asciugato l'aria e la vista sul'arco alpino è stupenda. Al ritiro pettorali ritrovo gli amici di Estate
Correndo, Mario Elena e Giorgino, impegnatissimi a distribuire i quasi 1500 pettorali di giornata.
 

 Ci spostiamo al bar per un caffè (non per me naturalmente) ed ecco Enrico Chiappa che nonostante gli acciacchi e il morale non particolarmente alto ha deciso di provarci.  Arrivano i rappresentanti di Atletica Vittuone, pochi ma fortissimi. E tutti della mia categoria! Già, perchè la novità di quest'anno per il sottoscritto è il cambio di categoria che in questa corsa è significativo in quanto per gli over 55 il percorso è di soli 4km, invece dei 6 che devono affrontare le categorie master "più giovani", e si gareggia insieme alle donne. Con Rocco Buscaino, Giuseppe Fusè, Giovanni Ramponi e il fido Vicenzo andiamo a ispezionare il tracciato, immutato da sempre e perfettamente transennato.
 Terreno asciutto, opto per scarpe senza chiodi confidando che il fondo regga al trilpo passaggio dei quasi 400 della prima batteria.

 Giamma ed Enrico vanno a scaldarsi, io e Michela abbiamo tempo di vederli partire e poterli incitare per due dei tre giri. E' uno spettacolo il serpente umano colorato che al terzo giro riempie completamente i due km dell'anello. Oltre ai nostri due soci riesco a fotografare e incitare Andrea e Stefano, Lamberto, gli amici del T.R.T., Mauro Max e Gigi di OVAT.
 E' il momento del riscaldamento anche per noi, c'è una brezza dispettosa e la Michy sta diventando un iceberg che si scioglie con quattro allunghi sul pratone dietro lo stadio. 


  Cinque minuti prima del via siamo in griglia, categoria donne e anziani. Mancano i bambini, quelli correranno appena dopo! Due chiacchiere con Mauro Garavaglia e Simona Leone, uno sfottò da Rodolfo Lollini e un sorriso da Ilaria: ok si può partire.
 Non ho ambizioni nè riferimenti crono su cui impostare la corsa, parlando la sera prima con chi mi faceva gli auguri avevo scommesso su "meno di 17 minuti".  
 Parto cauto e nel cross significa restare imbottigliato, per fortuna la corsia di marcia è larga e da subito inizio a risalire. Ho l'impressione di avere tanta visuale davanti, effettivamente in una corsa con il 40% di donne ho un'altezza ben superiore alla media di chi mi circonda.

 Mezzo giro e arrivano le gobbe che passo senza problemi, ho davanti Simona, Lollo e Mauro Garavaglia che inciampa, cade e si rialza rapidissimo. Complimenti per l'agilità. Fine primo giro, sto bene, lo speaker Gianni Mauri mi saluta ed è sempre un onore, faccio due conti e per vincere la scommessa devo accelerare. Mi riesce senza problemi confermando la teoria che meno mi alleno e meglio corro.


  Il terreno tiene, ripasso senza problemi le asperità sia in salita che in discesa, le gambe girano alla perfezione anche senza chiodi.
 Capisco dal tifo che gli fanno da fuori che il "grande vecchio" Luciano Redepaolini da Nerviano sta rimontando e infatti mi supera a 500 metri dall'arrivo. Mi aggancio al suo ritmo fino all'ultima curva, per rispetto verso un campione sono tentato di rinunciare allo sprint finale ma leggendo l'orologio sulla linea del traguardo vedo che posso stare sotto i fatidici 17 minuti. 

 Tiro una volata perfetta, peccato che i fotografi al traguardo siano momentaneamente distratti e non ne rimarrà traccia. 16'57", scommessa vinta con record personale assoluto sul giro. Vabbè, su 4km è più facile andare più veloci.
 Strette di mano e congratulazioni con gli "avversari" di giornata, addirittura una foto con Lollini ... ragazzi, a fair play battiamo anche i rugbisti. 


  Aspetto Michela che arriva molto prima del previsto, bravissima anche lei, il cross le si addice a quanto pare.  Il ristoro finale prevede solo tè però tenendo conto del basso costo di iscrizione va bene così.  Ora tocca ai ragazzini, i primi li vediamo partire dal parcheggio mentre ci cambiamo, le categorie giovanili saranno l'aperitivo alle due manches principali del pomeriggio che tornerò a vedere dal vivo dopo pranzo.

  In quella femminile solito dominio africano con la nostra giovane campioncina Federica Del Buono un po' affaticata nel finale. Grandi aspettative in quella maschile dove invece l'assenza di atleti africani e la presenza di due italiani forti ha reso più emozionante la corsa. 
 Tifo calcistico per Andrea Lalli e Daniele Meucci sempre in testa alla gara sui 10k e finiti alle spalle dell'americano Dathan Ritzenhein che in volata ha resistito al ritorno di Lalli.
 

  Grande festa alla premiazione, da oltre vent'anni un italiano non saliva sul podio del Campaccio e stavolta addirittura due.
 Applauditissimo anche il vincitore Ritzenhein che, contrariamente a keniani/etiopi solitamente austeri nei festeggiamenti, si è concesso al pubblico con autografi, foto e selfie a volontà.
 Come previsto il Campaccio non delude mai nel collaudato mix di qualità e semplicità che lo contraddistingue. Se tutto va bene è inevitabile dire "appuntamento al prossimo anno".

 


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